Diversi sono i prodotti monouso legati alle attività Ho.re.ca.
Dalla cucina alla sala, dalla tavola al take away, il monouso è l’unico ad assicurare igiene e praticità con prodotti che però rischiano di avere un ciclo di vita molto breve. Una produzione fuori misura di rifiuti è preoccupante sia per la salute del nostro pianeta che per la nostra stessa salute.
Oggi l’ardua impresa, è quella trasformare il concetto di rifiuto, smettere di disperdere con poca cura nell’ambiente e donare a materie prime fondamentali per la vita di tutti i giorni un ciclo di vita rigenerante. Per tale motivo, il monouso sta cambiando, grazie alla continua attenzione da parte della collettività verso il corretto smaltimento delle materie prime.
Basti pensare che sono tanti i nuovi materiali, marchiati compostabili o biodegradabili che possono essere smaltiti direttamente con gli scarti del cibo.
Riciclo e compostaggio camminano di pari passo per ridurre quanto possibile i prodotti misti o indifferenziati.
Il punto è dove posso buttarli?
- Dove butto i piatti in plastica?
- Oppure, posso buttare nella carta la carta-forno?
Domande a cui neanche noi possiamo dare delle risposte specifiche e universali. Questo perché non tutti i comuni eseguono nello stesso modo le funzioni operative di smaltimento e riciclo rifiuti.
- Ad esempio, chi non si è mai chiesto ‘dove butto le scatole pizza utilizzate’?
C’è chi dice nella carta, chi nell’umido, COMIECO approfondisce l’arduo argomento dicendo:
“Il contenitore della pizza se pulito e privo di residui di cibo, va gettato insieme alla carta, come un normale cartone da imballaggio. Se invece è visibilmente sporco di olio, mozzarella o pomodoro, le operazioni da fare sono due: il coperchio pulito – che solitamente non viene intaccato dalla pizza – va strappato e messo nel contenitore della carta, mentre la parte imbrattata di cibo va spezzettata e avviata a riciclo insieme alla frazione umida, ove presente.”
È fondamentale quindi che ogni persona, cerchi in maniera critica e cosciente le indicazioni del proprio comune di residenza per conoscere con esattezza in quale modo è giusto smaltire i vari materiali, sia che si tratti di scarti di un’abitazione sia che si parli degli scarti di un’attività ristorativa.
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